Con l’entrata in vigore della legge n° 54/2006 in tema di affidamento condiviso, veniva modificato l’art. 155 del Codice Civile (norme poi trasfuse negli art.li 337 bis e seguenti c.c.) prevedendosi per la prima volta il diritto dei minori, figli di coniugi separati, ovvero nati al di fuori del matrimonio, di mantenere rapporti significativi con gli ascendenti ed i parenti di ciascun ramo genitoriale, attribuendo un diritto precedentemente non tutelato.

Con ordinanza 18838 depositata il 10/06/2022 la Corte di Cassazione, nell’ottica già tracciata da altre sentenze è tornata sul punto del diritto o meno ad un adeguato assegno, per la donna che rivendichi di aver sacrificato la carriera e gli emolumenti che avrebbe percepito, per dedicarsi alla famiglia e permettere così al proprio coniuge di raggiungere, risultati ragguardevoli.

La Corte di Cassazione con la sentenza n° 4927 del 15/02/2022 è tornata sull’argomento dei contrasti tra regolamenti comunali che sostanzialmente cercano di porre un freno alla prostituzione sulle strade ed il diritto alla libera prostituzione che pur essendo contrario al buon costume, non costituisce giuridicamente un’attività illecita.

Anche in tema di nuove relazioni sentimentali la Suprema Corte sta rivedendo i propri orientamenti precedenti per i quali la perdita dell’assegno divorzile, (e talvolta del mantenimento nella separazione), in caso di nuova relazione sentimentale costituiva un effetto automatico.
La Cassazione con l’ordinanza n° 18862 depositata il 10/06/2022 ha confermato la persistenza del diritto della donna all’assegno mensile che le era stato revocato dalla Corte d’Appello in conseguenza di una nuova relazione sentimentale

Di particolare interesse è la sentenza del Tribunale di Trani n° 3445 depositata il 30/08/2021 con la quale si affrontano due argomenti di estrema attualità.
Da un lato la necessità o meno del consenso di entrambi i genitori per la pubblicazione di immagini dei figli sui vari social, dall’altro il risarcimento del ritardo nella cancellazione, cosiddetto “astreinte” in applicazione dell’art. 614 bis c.p.c.

Di estremo interesse è l’intervento della Corte di Cassazione con l’ordinanza di ben 20 pagine (n° 40490 depositata il 16/12/2021) con la quale veniva affrontato il problema della revoca o della limitazione della responsabilità genitoriale, ex art. 330 e 333 c.c. (si trattava di una madre con gravi problemi psichiatrici e di un padre scarsamente collaborativo non convivente), senza che al minore sia stato nominato un difensore.
La violazione di tale obbligo comporta ora, secondo la Corte, la remissione della causa al giudice di I grado che dovrà provvedere in tal senso.

Con una nuova marcia indietro, la Cassazione con la sentenza a Sezioni Unite n. 32198 pubblicata il 5/11/2021 cambia nuovamente opinione.
Ora una donna divorziata che abbia instaurato una stabile convivenza con un nuovo compagno, può egualmente aver diritto a conservare l’assegno divorzile, contrariamente all’orientamento che si era ormai consolidato non solo nell’ambito del divorzio, ma anche in parte nell’ambito della separazione dei coniugi.

Pubblicazioni Avv. Maurizio Bruno

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