Di particolare interesse è la sentenza n° 6926 depositata il 21 febbraio 2020 dalla Corte di Cassazione penale che annullava la condanna di un imprenditore il quale, dopo aver subito la notifica della cartella di pagamento, cedeva le quote della sua società al coniuge, impedendo quindi all’amministrazione fiscale di poter procedere all’esecuzione forzata.
Dopo numerose sentenze contrastanti anche all’interno della stessa Cassazione la questione è stata rimessa alle sezioni unite.