Cassazione n. 23032 del 30 ottobre 2009

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In tema di affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio, la l. n. 54 del 2006, dichiarando applicabili ai relativi procedimenti le regole da essa introdotte per quelli in materia di separazione e divorzio, esprime, per tale aspetto, un'evidente assimilazione della posizione dei figli di genitori non coniugati a quella dei figli nati dal matrimonio, in tal modo conferendo una definitiva autonomia al procedimento di cui all'art. 317-bis c.c., rispetto a quelli di cui agli art. 330, 333 e 336 c.c., ed avvicinandolo a quelli in materia di separazione e divorzio con figli minori, senza che assuma alcun rilievo la forma del rito camerale, previsto, anche in relazione a controversie oggettivamente contenziose, per ragioni di celerità e snellezza: ne consegue che, nel regime di cui alla l. n. 54, cit., sono impugnabili con il ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 111 cost., i provvedimenti emessi dalla corte d'appello, sezione per i minorenni, in sede di reclamo avverso i provvedimenti adottati ai sensi dell'art. 317-bis relativamente all'affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio ed alle conseguenti statuizioni economiche, ivi compresa l' assegnazione della casa familiare.

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