Tribunale di Roma Sentenza n. 6829 del 27/03/2015

Stampa

Pur essendo incontestata tra le parti la mancanza di rapporti sessuali durante i cinque anni di matrimonio non può essere accolta la domanda di divorzio immediato del marito, ritenendo il giudice che non possono avere valore probatorio le dichiarazioni, pur concordi dei coniugi, in quanto trattandosi di diritti ed obblighi sottratti dalla disponibilità delle parti, la circostanza dell’inconsumazione non può costituire oggetto, né di confessione, né di giuramento. Ragionare diversamente comporterebbe l’introduzione di fatto di un’ipotesi surrettizia di immediato divorzio per mera volontà delle parti, non prevista dal legislatore. Quanto alla domanda di addebito avanzata dalla moglie, con annessa richiesta risarcitoria di € 500.000,00 il Tribunale rilevava come, a prescindere dal rilievo che la confessione, pur comune, non era comunque idonea a provare la circostanza della inconsumazione e nella specie sarebbe stato comunque inutile procedere all’ispezione medico legale sul corpo della moglie, posto che pacificamente la coppia prima del matrimonio aveva avuto relazioni sessuali complete, comunque la domanda è infondata laddove la questione e l’argomento è talmente intimo e privato e la situazione è così radicata nel tempo, essendo decorsi cinque anni, che molto verosimilmente la causa dell’inesistenza dei rapporti sessuali, al di là dell’addebito che ciascuno richiedeva a carico dell’altro, non poteva essere individuata neanche dai coniugi stessi. Dunque il Tribunale rigettava sia la domanda risarcitoria, peraltro irreale, della moglie, sia la domanda di pronuncia di immediato divorzio del marito.

ARTICOLO CORRELATO: Matrimonio non consumato? Mezzo milione di danni

Abbiamo aggiornato la nostra Privacy e Cookie Policy. Se vuoi saperne di più, o se vuoi modificare il tuo consenso clicca su "Maggiori informazioni". Cliccando su "Accetto" all'utilizzo dei cookie impiegati dal nostro sito. Maggiori informazioni